In questa settimana pratichiamo con l’energia della Fretta, dell’ansia e dell’irrequietezza.

L’energia della Fretta, dell’ansia spesso ci fa correre dalla sveglia del mattino sino a quando entriamo stanchi nel letto, a volte persino nei sogni!

La Fretta sarà la nostra migliore amica proprio perché ci ricorderà che siamo liberi in ogni momento di stare bene, di fermarci per un attimo prendere un profondo respiro. Iniziamo subito a darci quel rispetto, quell’affetto che crea verso noi stessi una relazione di profonda amicizia; è così che possiamo porre le fondamenta per una relazione sana con gli altri.

Regaliamoci momenti di pausa, momenti di amicizia, di gioco e di intimità con noi stessi. Un minuto, ma anche un solo respiro sono un regalo prezioso che interrompe l’ansia che cavalca le nostre giornate e ci ricorda che, nel cuore del riposo, c’è un luogo di pace a cui possiamo accedere in ogni momento, un luogo che nessuno ci può dare e nessuno ci può togliere.

1 – Esercizi (durata: 7m)

2 – Rilassamento profondo e pratica della settimana (durata: 60m)

In questa settimana

La nostra pratica con l’energia della fretta

  • Appuntamento. Mi do un appuntamento alla prossima volta in cui sarò nell’energia della fretta/ansia.
  • Riconoscimento. Improvvisamente esco dall’oblio e riconosco di essere nell’energia della fretta/ansia.
  • Esplorazione. Pur continuando a farmi condurre dall’energia della fretta inizio ad esplorarla. Com’è, dov’è? Qual è la sensazione generale, come sto? Dov’è nel corpo la fretta? È una contrazione, una pressione, una torsione? Spesso risvegliandomi in questo stato mentale ho la sensazione di essere indietro rispetto al dove dovrei essere, di rincorrere, di essere inseguito.
  • Posso stare bene ora? In questo momento posso rallentare o fermarmi, rilassarmi per poi adottare un passo, un ritmo, nel quale posso sentirmi a mio agio, nel quale posso permettermi di respirare o devo continuare ad affannarmi nel disagio, nell’ansia? Mi pongo sinceramente questa domanda, senza dare la risposta per scontata e mi metto all’ascolto.
  • Si, posso fermarmi, prendere un respiro … No, non posso fermarmi, starò bene dopo, ora non posso … Quando la risposta è negativa, ascolto profondamente la voce in me che mi spiega che non posso rallentare o riposare, non posso stare bene adesso, dopo…dopo non ora. Possiamo notare come spesso (per non dire sempre) c’è un’idea che si nasconde dietro le argomentazioni della mente, un’idea che sdogana il malessere. Forse potremmo scoprire un’idea tanto radicata, tanto vicino al nostro naso da essere invisibile. Un’idea che molte volte è legata ad un ruolo: bravo figlio, figlia, buon padre, madre, monaco, prete, cristiano, ateo, brava persona, onesto cittadino, persona concreta, spirituale o di buon senso, vegetariano, vegano, crudista ….

Approfondimenti

Nervosismo, ansia e paura (Mooji) (durata: 10m)

La chiave per liberarsi dei pensieri negativi (Eckhart Tolle) (durata: 11m)

Arrendersi al Momento Presente – Fermarsi (Thich Nhat Hanh) (durata: 55m)

Fretta

di Thich Nhat Hanh

L’energia delle abitudini negative cerca sempre di venire fuori, ma tramite la presenza mentale, sarete in grado di riconoscerla.
La Consapevolezza ci aiuta a riconoscere le abitudini che ci hanno trasmesso i nostri antenati e genitori, o che abbiamo assimilato nel corso dell’infanzia. Spesso,
il solo riconoscerle fa sì che allentino la propria presa.
Supponete di avere l’abitudine di cadere preda della fretta, quando fate cose come cucinare o effettuare acquisti. Tramite la consapevolezza, potete riconoscere che passate da una cosa all’altra precipitosamente, cercando di finire prima possibile.
Poi vi accorgete che si è manifestata l’energia del fare in fretta.
Allora inspirate ed espirate, e dite: “Mia cara energia dell’abitudine, eccoti ancora qui.” E non appena la riconoscerete, essa perderà la sua forza.
Poi ritorna ancora, voi fate lo stesso, e lei continuerà a perdere la propria forza.
Non avete bisogno di combatterla, ma solo riconoscerla e sorriderle. Ogni volta che la riconoscerete, diventerà un pochino più debole, fino a quando, alla fine, non potrà più esercitare alcun controllo su di voi.